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Cosa devi sapere prima di iniziare a investire

Aspetta un attimo prima di comprare quelle azioni! Magari ti è già capitato: un amico ti consiglia un investimento “sicuro”, un video su YouTube ti promette rendimenti stellari, un reel su Instagram ti dice di puntare tutto su uno strumento “che sta andando fortissimo”. Da fuori, investire può sembrare facilissimo. Ma appena provi a capirci qualcosa, ti ritrovi in un mare di sigle, grafici e opinioni contrastanti. Ecco perché è importante fare un passo alla volta, partendo dalle basi.

Per quanto possa sembrare complicato, investire non è solo per esperti in giacca e cravatta. È per chiunque abbia un obiettivo da raggiungere: un viaggio, una casa, la pensione, o semplicemente un futuro più sereno. Ma prima di iniziare, serve capire bene cosa significa investire, quali strumenti esistono e, soprattutto, perché lo stai facendo.

Prima di tutto: hai un fondo di emergenza?

Investire è importante, ma non è il primo passo. Prima di pensare a far crescere i tuoi risparmi, assicurati di avere da parte un fondo di emergenza: una somma liquida, facilmente accessibile, che ti copra per almeno 3-6 mesi di spese essenziali. Serve per affrontare imprevisti senza dover disinvestire in fretta (e magari facendoti sfuggire opportunità di mercato). Il valore del fondo di emergenza dipende da tante cose ed è specifico per ciascuno di noi: vivi con i tuoi genitori e non hai spese fisse? Alcune centinaia di euro dovrebbero bastare. Hai un affitto, un’auto da pagare a rate e due figli? In quel caso il fondo di emergenza dovrebbe riuscire a coprire queste spese per diversi mesi. Dove tenere il fondo di emergenza? Lo strumento migliore è il conto deposito svincolato o svincolabile. Se ci trasferisci i tuoi risparmi ottieni un rendimento sicuro e garantito.  

Cosa vuol dire investire?

Chiarito questo, veniamo al punto. Investire vuol dire usare parte dei propri risparmi con l’obiettivo di ottenere un rendimento. A differenza del semplice conto deposito, che tiene i soldi fermi l’investimento comporta un certo grado di rischio. Ma è anche l’unico modo per proteggere il tuo potere d’acquisto dall’inflazione e far crescere i tuoi risparmi nel lungo periodo.

Come iniziare a investire? Parti da te: obiettivi e orizzonte temporale

Ogni investimento dovrebbe partire da una domanda: perché lo sto facendo?
Vuoi comprare casa tra 5 anni? Andare in pensione serenamente? Pagare l’università ai figli? O magari semplicemente proteggerti dall’inflazione. A ogni obiettivo corrispondono un orizzonte temporale e un livello di rischio diverso. Più lontano è l’obiettivo, più rischio puoi permetterti, perché nel lungo periodo sei meno soggetto alla volatilità del mercato. Ricorda che gli strumenti più rischiosi sono quelli che tendenzialmente offrono rendimenti migliori, quelli più sicuri invece tendono a dare rendimenti minori. Sta a te trovare un equilibrio che ti faccia sentire a tuo agio.

Glossario: le basi da conoscere prima di iniziare

In questo articolo abbiamo già usato qualche parola che non si sente tutti i giorni. Prima di continuare, puoi dare un’occhiata a questo piccolo glossario.

Inflazione

L’inflazione è l’aumento generale dei prezzi nel tempo. La conseguenza dell’aumento dei prezzi è una perdita di valore del denaro. Infatti, se tutto o quasi costa un po’ di più, con lo scorrere dei mesi servono più soldi per fare le stesse cose di prima. Per misurare l’inflazione si tiene conto della variazione di prezzo di alcuni beni e servizi che costituiscono un paniere. Il paniere italiano viene stilato dall’Istat.

Tornando ai numeri, anche un’inflazione moderata, pari ad esempio al 2% annuo - il livello considerato sano dalla Banca Centrale Europea - può erodere considerevolmente il valore dei tuoi risparmi: 1.000 euro oggi, tra 10 anni, avranno un potere d’acquisto di circa 820 euro. Ecco perché investire è anche un modo per difendere il tuo denaro.

L’interesse composto

Quando investi, spesso ottieni un rendimento. Ma se invece di spendere quegli interessi li reinvesti, succede qualcosa di potente: entra in gioco l’interesse composto. In pratica, gli interessi generano altri interessi, che a loro volta ne generano altri ancora. È un effetto domino che, nel tempo, può far crescere i tuoi risparmi molto più velocemente. È come piantare un seme e vederlo diventare un albero… che poi fa altri semi. Magia? No, solo matematica (e pazienza).

Liquidità, rendimento, propensione al rischio e diversificazione

  • Liquidità: quando parliamo di liquidità intendiamo i soldi immediatamente disponibili, non vincolati e non investiti.
  • Rendimento: è il valore che ottieni da un investimento o da un’operazione finanziaria, Può essere positivo o negativo, lordo o netto. Ma è sempre il numero che tutti guardano per primi.
  • Propensione al rischio: investire comporta dei rischi e vanno considerati. Sei più prudente o più audace? Quanto tempo hai? Hai la pazienza e il sangue freddo necessari a vedere il mercato oscillare? Conoscere il tuo profilo e i tuoi obiettivi ti aiuta a scegliere gli strumenti giusti
  • Diversificazione: è la regola d’oro per chi investe. Non puntare tutto su un solo strumento: distribuisci i tuoi soldi su strumenti diversi. Questo consente di non assumere rischi specifici. In questo caso, vale il proverbio: “Non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.

 

Cosa studiare per imparare ad investire

Azioni, obbligazioni, fondi, ETF

Ci sono moltissimi strumenti con cui investire. I più noti sono le azioni e le obbligazioni. La maggior parte dei piccoli investitori acquista questi strumenti. Spesso l’acquisto non è singolo ma avviene tramite dei fondi che in alcuni casi possono essere scambiati in borsa e prendono il nome di ETF.

Altri investimenti

Ma si può investire anche nel mercato immobiliare, ad esempio comprando case, ristrutturandole e poi vendendole o affittandole. Si possono acquistare beni e materie prime, come oro, argento, gas, legname. Si può investire anche sulle valute e sulle criptovalute. Inoltre, ci sono moltissimi strumenti legati a tutte queste attività, fondi, contratti stipulati ora per scambiare beni in futuro, titoli che permettono di scommettere contro l’andamento di altri.

Per adesso però restiamo sulle basi.

Cosa sono le obbligazioni e come investire

Le obbligazioni sono titoli emessi per chiedere denaro in prestito in cambio di un rendimento. Se acquisti un’obbligazione, stai prestando dei soldi a qualcuno o più spesso a un’azienda o uno Stato che ti promette di restituirti i soldi entro una certa data, pagandoti un interesse. Le obbligazioni sono considerate più stabili e meno rischiose delle azioni, ma con rendimenti generalmente più bassi. I titoli di Stato (così si chiamano le obbligazioni emesse dagli Stati, come i BTP italiani) sono tra gli strumenti più usati dai risparmiatori italiani. Avendo una durata fissa, sono adatte a investimenti a breve termine e medio termine: quelli di durata inferiore ai 10 anni.

Cosa sono le azioni e come investire

Le azioni rappresentano quote di una società. Il loro valore è molto più volatile di quello delle obbligazioni. Quindi sono più rischiose, ma anche più redditizie nel lungo periodo. A causa della loro volatilità non sono adatte a investimenti a breve termine ma a quelli più distanti nel tempo. Meglio scegliere questo strumento quando si ha una quota di risparmio di cui non si necessita nel brevissimo termine e si ha la pazienza di attendere che il mercato faccia il suo corso per un periodo di tempo più lungo. Dopo questo periodo, il rischio di perdita si riduce significativamente.

I fondi comuni di investimento e gli ETF

Se non hai a disposizione grandi somme di denaro, è difficile diversificare i propri investimenti. Per questo, altri strumenti molto diffusi sono i fondi comuni e gli ETF (Exchange Traded Fund). Entrambi raccolgono i soldi di tanti investitori per costruire un portafoglio diversificato. La differenza principale? I fondi comuni sono gestiti attivamente e hanno l’obiettivo di battere un indice di riferimento (come il FITSE MIB o l’S&P500), mentre gli ETF replicano un indice. I primi tendono ad avere costi maggiori rispetto ai secondi.Sono perfetti per chi vuole iniziare a investire in modo semplice. Leggendo le informazioni dei fondi puoi comparare i costi e scoprirne la composizione esatta. Da lì puoi valutare le tempistiche e scegliere quello più adatto al tuo investimento.

I fondi pensione

Particolari tipi di fondi sono i fondi pensione. Sono strumenti pensati per costruire una rendita integrativa una volta arrivati all’età pensionabile. Hanno vantaggi fiscali e possono essere personalizzati in base all’età e al profilo di rischio. Prima inizi, più il tempo ti aiuta.  

Da grandi poteri…

Investire non è un salto nel buio, ma un percorso che parte da te: dai tuoi obiettivi, dalla tua situazione e dalla tua voglia di costruire qualcosa nel tempo. Non serve essere esperti, ma serve essere consapevoli. E ricordare che ogni investimento comporta un rischio, ma anche un’opportunità.

Domandone

Okay! Ora che hai le basi, possiamo provare a rispondere ad alcune delle domande sugli investimenti più cercate su Google.

Quanto si guadagna investendo 100 euro al mese?

Investire 100 euro al mese può sembrare poco, ma nel tempo può fare una grande differenza. Se lo fai con costanza e scegli strumenti con un rendimento medio del 5% annuo, in 10 anni potresti accumulare oltre 15.000 euro. E se continui per 20 anni, potresti superare i 40.000 euro. Il segreto? L’interesse composto. Più tempo lasci lavorare i tuoi soldi, più crescono. Anche piccole cifre, se investite con regolarità, possono dare grandi risultati.

Quanto investire per avere 1.000 euro al mese?

Per ottenere una rendita mensile di 1.000 euro, servono strategia e pazienza. Se punti a un rendimento medio del 4-5% annuo, ti servirà un capitale tra 200.000 e 300.000 euro. Ma non spaventarti: puoi costruirlo nel tempo, con versamenti regolari e investimenti ben diversificati. L’importante è iniziare presto e scegliere strumenti adatti al tuo orizzonte temporale, come fondi, ETF o piani pensionistici.

Cosa investire con 100€?

Con 100 euro puoi già iniziare a investire. Oggi esistono ETF frazionabili e fondi che ti permettono di investire anche piccole somme. Puoi partire con un ETF globale, un fondo bilanciato o un titolo di Stato.

Dove investire per guadagnare il 10%?

Un rendimento del 10% annuo è ambizioso e comporta un rischio elevato. Storicamente, il mercato azionario globale ha offerto rendimenti vicini a questa soglia, ma con forti oscillazioni. Se vuoi avvicinarti a questi numeri, puoi valutare ETF azionari, fondi tematici o azioni singole. Ma attenzione: serve una strategia di lungo periodo, una buona diversificazione e la consapevolezza che non esistono guadagni alti senza rischio.

Qual è il miglior investimento oggi?

La verità? Il miglior investimento in assoluto non esiste. Tutto dipende da te: dai tuoi obiettivi, dal tempo che hai a disposizione e da quanto rischio sei disposto a tollerare. C’è chi investe per integrare la pensione tra 30 anni e chi vuole mettere da parte qualcosa per un viaggio tra sei mesi. Ogni situazione richiede strumenti diversi. Ecco perché, prima di cercare “l’investimento perfetto”, è meglio chiedersi: cosa voglio ottenere e quando? Da lì si parte con il piede giusto.

Come posso raddoppiare 1.000 euro in un anno?

Raddoppiare 1.000 euro in un anno è possibile, ma solo accettando un livello di rischio molto alto. Le opzioni più speculative includono criptovalute ad alta volatilità, azioni di aziende emergenti o strumenti derivati, ma attenzione: il potenziale guadagno è accompagnato da una forte probabilità di perdita. Se il tuo obiettivo è imparare a investire, meglio puntare su strumenti più stabili e lasciare le scommesse ai professionisti. La regola d’oro? Investi solo ciò che sei disposto a perdere.

Quanto si guadagna investendo in azioni?

Investire in azioni può offrire rendimenti elevati nel lungo periodo, ma è un terreno che richiede conoscenza e pazienza. Storicamente, il mercato azionario globale ha generato rendimenti medi tra il 6% e il 10% annuo, ma con forti oscillazioni che comportano rischi di perdita.


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