Conto deposito: la guida completa per far fruttare i tuoi risparmi
Hai messo da parte un gruzzoletto e ti stai chiedendo come farlo crescere in modo sicuro? Il conto deposito potrebbe essere la risposta che cerchi. È semplice, garantito e può offrirti un rendimento interessante: in altre parole, ti garantisce in tasso di interesse sull’importo depositato senza che tu faccia quasi niente. In questa guida ti spieghiamo tutto quello che ti serve sapere: cos’è, come funziona, quanto rende davvero e cosa devi considerare prima di aprirne uno.
Cos’è un conto deposito (e perché è diverso da un conto corrente)
Il conto deposito è un conto bancario pensato esclusivamente per far fruttare i tuoi risparmi. Depositando il denaro (ed eventualmente vincolandolo), si ottengono gli interessi. Gli interessi possono essere versati ogni giorno, mensilmente, ogni anno, oppure alla fine del periodo di vincolo. A prescindere da quando vengono versati, il rendimento del conto deposito è espresso come tasso annuale.
Come funziona e a cosa serve un conto deposito
Una volta aperto basta versare il denaro e attendere che maturino gli interessi. A differenza del conto corrente, il conto deposito non serve per fare bonifici, pagare bollette o ricevere lo stipendio, e non è collegato a carte bancarie.
Come aprire un conto deposito
Aprire un conto deposito è facile: oggigiorno si fa spesso online in pochi minuti. Una volta trasferiti i fondi, iniziano a maturare interessi secondo il tasso concordato. Di solito il conto deposito è collegato a un conto corrente di appoggio. Da qui puoi inviare il denaro con un’operazione chiamata giroconto: una sorta di bonifico tra due conti che hanno lo stesso titolare. I due conti non devono necessariamente essere aperti presso la stessa banca, ma è comune che lo siano.
Tre tipi di conto deposito
Ci sono tre tipologie principali di conto deposito.
- Conto deposito libero: puoi prelevare i soldi quando vuoi. Spesso il rendimento è più basso rispetto agli altri tipi di conto deposito.
- Conto deposito vincolato: blocchi i tuoi soldi per un periodo (es. 6, 12 o 24 mesi) e in cambio ottieni un tasso più alto.
- Conto deposito svincolabile: è una via di mezzo. Puoi ritirare i soldi prima della scadenza, ma perdi parte o tutti gli interessi maturati.
Cosa si rischia con i conti deposito
Un conto deposito è sicuro: i soldi che metti sono garantiti fino a 100.000€ per persona, per conto. In altre parole, se la banca non potesse restituirti i soldi, ad esempio in caso di fallimento, un ente garante regolato dall’UE ti ridarà i tuoi soldi, compresi gli interessi. Ciascun conto è garantito fino a 100.000 €, quindi se devi depositare somme maggiori, ti consigliamo di farlo su conti diversi.
Fondo interbancario di tutela dei depositi: cos'è e come funziona
Gli organi di garanzia sono diversi, ma devono tutti sottostare alle stesse regole europee. Tutte le banche italiane aderiscono al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Fanno eccezione le banche di credito cooperativo e le casse rurali/casse raiffeisen (che aderiscono al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo). Al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) possono aderire anche le succursali italiane i di banche extracomunitarie. Lo stesso vale per le banche comunitarie, ovvero quelle che hanno sede nei Paesi dell’Unione Europea.
Come accennato prima, sistemi molto simili al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) sono in vigore in tutti i Paesi dell’Unione Europea, che ha reso obbligatoria la garanzia dei depositi fino a 100.000€ con la direttiva 2014/49/UE.
Ad esempio, i depositi affidati a ING sono garantiti fino a 100.000€ dal fondo di diritto olandese "Nederlandse Depositogarantiestelsel" che garantisce un rimborso per depositante fino a 100.000€.
Quanto costa un conto deposito?
In genere, non ha costi di apertura o gestione, ma è soggetto a tassazione.
Imposta di bollo sul conto deposito, cos’è e come si calcola
Tasse sui conti deposito: ci sono due imposte da pagare.
- Ritenuta fiscale del 26% sugli interessi maturati
- Imposta di bollo dello 0,20% annuo sul capitale depositato
Alcune banche, per attirare nuovi clienti, si fanno carico dell’imposta di bollo per un periodo promozionale. Occhio alle condizioni!
Come si calcola il rendimento netto del conto deposito?
Facciamo un esempio pratico. Hai 10.000€ da investire in un conto deposito vincolato a 12 mesi con un tasso lordo annuo del 3%. Vediamo come calcolare il rendimento netto, ovvero quello che rimane dopo aver pagato imposta di bollo e la ritenuta fiscale del 26% sugli interessi maturati.
- Interesse lordo: 10.000€ × 3% = 300€
- Tasse (26%): 300€ × 26% = 78€
- Imposta di bollo (0,20%): 10.000€ × 0,20% = 20€
- Rendimento netto: 300 € - 78 € - 20€ = 202€
Il rendimento effettivo è quindi circa il 2,02% netto.
I rischi del conto deposito
Il conto deposito è considerato uno degli strumenti più sicuri per chi vuole far crescere i propri risparmi senza esporsi ai rischi dei mercati finanziari. Abbiamo visto che i fondi fino a 100.000€ sono garantiti. Ma qualche attenzione è sempre utile. La principale accortezza da adottare è non vincolare soldi che potrebbero servirti, perché poi, scegliendo un conto deposito vincolato, non li potrai ritirare quando ne avrai bisogno.
Qual è il miglior conto deposito oggi?
Il conto deposito migliore dipende da quanto vuoi vincolare, per quanto tempo e se preferisci flessibilità o rendimento. Noi non possiamo che consigliarti Conto Arancio.
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