Sport e inquinamento: posso fare attività fisica all’aria aperta?
L’inverno porta con sé un problema che in Italia conosciamo bene: l’inquinamento atmosferico. La Pianura Padana è tra le aree più inquinate d’Europa, con livelli di polveri sottili (PM10 e PM2.5) che superano regolarmente i limiti europei. Ma a soffrire non sono solo le regioni del Nmapord! Nel 2025 il capoluogo di provincia più inquinato d’Italia secondo il report Mal’Aria di Legambiente è stato Frosinone. Nei 25 più inquinati, oltre a molte città del bacino padano, figurano anche Napoli, Catania, Rimini e Terni.
In queste città vivono milioni di persone attanagliate ogni inverno dagli stessi dubbi. Cosa fare in questi casi? Si può uscire a fare sport, o meglio allenarsi a casa, con il rischio di venire assorbiti dal divano? Un purificatore d’aria può fare comodo? E una mascherina specifica per uscire in strada (anche quando si fa sport)? Vediamo cosa fare in questo articolo.
Perché l’inquinamento atmosferico in Italia è così grave?
Le principali fonti di inquinamento atmosferico sono i riscaldamenti degli edifici (in particolare stufe a legna, pellet e carbone), gli allevamenti intensivi, l’industria e il traffico su gomma. Queste fonti rilasciano minuscole particelle di materiale, ossidi di azoto e ammoniaca, che si accumulano nell’aria. Nella Pianura Padana, la conformazione geografica, chiusa tra Alpi e Appennini, intrappola gli inquinanti. Lo stesso avviene in altri luoghi, incassati in valli o conche, oppure su vie molto trafficate soprattutto se fiancheggiate da palazzi alti, e nelle zone urbane dense.
Perché è pericoloso e quali sono gli effetti sulla salute?
La gola che brucia e gli occhi che lacrimano; respirare aria inquinata non è solo fastidioso: è dannoso. Le polveri sottili penetrano nei polmoni e nel sangue, aumentando il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari, ictus e tumori. Secondo l’OMS, l’inquinamento è la quarta causa di morte nel mondo. In Italia sono oltre 80.000 i decessi l’anno legati alla cattiva qualità dell’aria secondo i calcoli della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).
Posso fare sport all’aria aperta anche quando l’aria è inquinata?
In breve, sì, ma con attenzione! L’attività fisica resta benefica, ma durante lo sforzo si respira più profondamente e spesso a bocca aperta, aumentando l’assorbimento di inquinanti. Meglio scegliere parchi e aree verdi, ad esempio per provare un po’ di trail running, ed evitare le zone trafficate e allenarsi al mattino molto presto o la sera passata l’ora di punta, quando i livelli di smog sono più bassi. Monitorare la qualità dell’aria può aiutare a decidere se uscire o spostare l’allenamento indoor. L’indice di qualità dell’aria è indicato dalla sigla AQI. Se sei in salute, sopra un AQI di 150, valuta di rimandare l’attività fisica intensa. Evita di uscire all’esterno se l’AQI va oltre i 200.
Se vado in palestra o in piscina, è meglio?
Allenarsi al chiuso riduce l’esposizione allo smog esterno, ma non elimina il problema: anche gli ambienti indoor possono avere aria poco salubre. Anzi, in media l’aria in casa è cinque volte più inquinata di quella esterna, a causa della poca areazione e delle fonti di particolato interne, come camini, stufe e fornelli. Per questo è importante areare spesso! E monitorare la qualità dell’aria con un apposito strumento. Spesso palestre e piscine sono dotate di impianti di condizionamento con filtri HEPA, che per funzionare correttamente devono essere puliti con regolarità. Puoi chiedere direttamente in struttura se ci sono e quando sono stati puliti l’ultima volta.
Ma quindi devo stare dentro casa?
Nella maggior parte dei casi non serve barricarsi in casa a meno che tu non abbia particolari problemi respiratori o altre condizioni, ma nei giorni di picco in cui l’AQI è superiore a 150 è meglio limitare le attività intense all’aperto. Aprire le finestre nelle ore meno inquinate e usare sistemi di filtraggio può aiutare a ridurre l’esposizione anche indoor.
I purificatori d’aria servono a qualcosa?
I purificatori d’aria rimuovono efficacemente dall’aria le particelle inquinanti come PM10 e PM2.5. Non agiscono sui gas e non funzionano all’aperto, ma in casa o in palestra possono fare la differenza. I migliori sono quelli dotati di filtri HEPA.
E le mascherine?
Le mascherine riducono l’esposizione al particolato atmosferico. Ma sono meno efficaci quanto più piccole sono le particelle che devono filtrare. Ce ne sono di vari tipi: le N90 filtrano il 90% delle particelle più grandi di 0,3 micron. Le N95 il 95% e le N99 il 99%. Poiché il PM2.5 è composto di particelle più piccole di 0,25 micron, le mascherine hanno un effetto limitato nei suoi confronti, pur offrendo un certo grado di protezione.
In sintesi:
Fare sport fa bene, anche in inverno e quando l’aria è inquinata, ma serve buon senso. Evita le ore di traffico, scegli zone verdi, valuta l’allenamento indoor nei giorni peggiori e, se puoi, usa un purificatore d’aria in casa.
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