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5 motivi per cui dovresti cercare il tuo nome su Google

Che tu sia un professionista, uno studente, un creator o semplicemente un utente attivo sui social, sapere cosa appare quando qualcuno ti cerca online è il primo passo per gestire la tua identità digitale. Ecco 5 motivi per cui dovresti farlo.

1. Monitorare la tua reputazione online

La tua presenza sul web è il tuo biglietto da visita digitale. Cercare il tuo nome su Google ti permette di vedere come appari agli occhi degli altri: recruiter, colleghi, clienti, amici. È un modo semplice per verificare che le informazioni siano corrette, aggiornate e coerenti con l’immagine che vuoi trasmettere.

Puoi anche impostare un Google Alert con il tuo nome, per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicata una nuova pagina che contiene il tuo nome. Un modo efficace per tenere sotto controllo la tua reputazione in tempo reale.

2. Scoprire se qualcuno ha creato profili falsi con il tuo nome

Purtroppo, capita. Cercare il tuo nome può aiutarti a individuare profili fake o contenuti che ti associano a identità che non ti appartengono. Se trovi qualcosa di sospetto, puoi segnalarlo alle piattaforme o alle autorità competenti. Meglio scoprirlo tu, prima che lo faccia qualcun altro.

3. Verificare se sei stato vittima di doxxing

Il doxxing è la pubblicazione online di dati personali (indirizzo, numero di telefono, email, ecc.) senza consenso. È una forma di violazione della privacy che può avere conseguenze serie. Cercare il tuo nome ti permette occuparti della tua cybersicurezza, aiutandoti a capire se informazioni sensibili sono state diffuse online — e a intervenire per rimuoverle.

4. Lavoro: controllare la visibilità dei tuoi asset professionali

Se usi LinkedIn, hai un sito personale o pubblichi contenuti professionali, cercare il tuo nome ti aiuta a verificare che tutto sia coerente e aggiornato. Foto, bio, link, portfolio: tutto deve raccontare la stessa storia. È anche un’occasione per analizzare la concorrenza: cosa appare quando cerchi il nome di altri professionisti nel tuo settore?

Essere consapevoli della propria presenza online è una forma di personal branding. E oggi, vale quanto un curriculum.

5. Nascondere quello che non vuoi venga visto

Vecchi blog, commenti su forum, profili dimenticati, foto imbarazzanti, opinioni espresse in passato con cui non sei più d’accordo. A chi non è capitato di restare di sasso leggendo quello che pubblicava sui social dieci anni fa. Il web ha una memoria lunghissima. Cercare il tuo nome ti aiuta a individuare contenuti che potresti voler rimuovere o nascondere. Non dimenticare di controllare anche Google Immagini, dove potrebbero comparire foto non autorizzate o fuori contesto.

Se trovi qualcosa che non ti piace, puoi:

  • Richiedere la rimozione a Google (se si tratta di dati sensibili)
  • Contattare il sito che ospita il contenuto
  • Aggiornare o cancellare i tuoi vecchi profili

 

Conclusione

Cercare il tuo nome su Google non è vanità: è cura della tua immagine. È il modo più semplice per proteggere la tua identità, gestire la tua reputazione e prendere il controllo di ciò che il web dice di te.


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VoceArancio è un periodico registrato al Tribunale di Milano, n.315 del 20/05/2008. Proprietario ed editore: ING Bank N.V. Milan Branch - V.le F. Testi, 250. Direttore responsabile: Elisa Pavan.