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Rimorso del compratore: cosa significa e come evitare quel senso di colpa quando spendi tanto

Un viaggio che non è andato come speravi, la macchina nuova, una bicicletta di quelle belle, una cena stellata, o anche solo un piatto ordinato al posto di un altro che ti sembra più buono. A volte basta un acquisto per farti sentire in colpa. Una situazione che può presentarsi più spesso in periodo di saldi o di regali di Natale, soprattutto quando la spesa è stata importante, quando hai riflettuto a lungo prima di comprare, o, al contrario, quando hai agito d’impulso. “Non avrei dovuto spendere così tanto”, ti dici. Poi provi a rassicurarti: “Era comunque una cosa che mi serviva”. Non disperare: il rimorso del compratore è più comune di quanto sembri.

Da dove nasce il rimorso del compratore

Non si può descrivere il rimorso del compratore, noto anche con il nome inglese di buyer’s remorse, senza prima introdurre il concetto di dissonanza cognitiva.

La dissonanza cognitiva

La dissonanza cognitiva nasce quando le nostre convinzioni, valori o aspettative entrano in conflitto con le nostre azioni o nuove informazioni. Dopo un acquisto importante, ad esempio, potresti pensare: “Ho speso tanto per un ottimo prodotto”, ma se poi leggi una recensione negativa su di esso, nasce il conflitto tra ciò che credi e ciò che sai. Infatti, spesso la dissonanza cognitiva è associata a una sensazione di disagio.

 

Il senso di colpa per gli acquisti costosi

Può succedere quando compri qualcosa di costoso. Ci hai pensato a lungo, eri sicuro di aver fatto la scelta giusta e ti aspettavi che l’acquisto fosse perfetto. Poi, all’improvviso, vedi lo stesso prodotto a un prezzo più basso. La tua certezza vacilla: “Come ho fatto a non accorgermene prima?”. Ti senti in colpa per non aver scelto l’opzione più conveniente. Oppure scopri un difetto nel prodotto e il pensiero corre subito al prezzo pagato: “Ho speso tanto, doveva essere impeccabile”. È proprio qui che scatta la dissonanza cognitiva. E non è un caso: più il prezzo è alto, più il senso di colpa tende a crescere.

Quando il rimorso è più forte?

Gli acquisti importanti, come auto, viaggi o tecnologia, sono i più a rischio. Ma anche le spese impulsive possono generare sensi di colpa: quando compri sull’onda dell’entusiasmo e poi, a mente fredda, ti chiedi se ne valeva la pena, un fenomeno tipico degli aeroporti. Non è solo una questione di soldi: è il peso delle aspettative che non sempre coincidono con la realtà.

Rimorso del compratore ritrovare l’equilibrio?

Il rimorso non è necessariamente un nemico: è un segnale che ci invita a riflettere. Puoi ridurlo con qualche strategia semplice:

 

  • Pianifica: stabilisci un budget e rispettalo, anche per i regali che fai a te stesso o a te stessa.
  • Prenditi tempo: evita acquisti impulsivi. Piuttosto, usa il “carrello di riflessione”. Se stai navigando su un sito di shopping online, metti i prodotti nel carrello, ma aspetta qualche giorno prima di tornare a valutarli e, in caso, acquistarli.
  • Cerca conferme: informati prima, leggi recensioni affidabili.
  • Accetta l’imperfezione: nessuna scelta è perfetta, ma ogni esperienza insegna.

Se trovi che questi consigli non funzionino, non disperare. Il rimorso che provi potrebbe essere legato a fattori più profondi. Puoi valutare di parlarne con un professionista del supporto psicologico.

In sintesi

Il rimorso del compratore è normale, soprattutto quando le emozioni guidano le decisioni. Capirne le cause aiuta a gestirlo e a fare scelte più consapevoli.


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