Guida completa agli ETF
Hai sentito parlare di ETF ma non sai bene cosa siano? Sei nel posto giusto. Dopo aver esplorato investimenti, azioni e obbligazioni, è il momento di conoscere gli Exchange Traded Funds, strumenti che uniscono la semplicità delle azioni – puoi comprarli e venderli quando vuoi - alla diversificazione dei fondi. Ecco tutto quello che ti serve sapere per capirli.
Cosa sono gli ETF
Un ETF è un fondo di investimento quotato in Borsa che replica l’andamento di un indice. In pratica, comprando un ETF, stai investendo in un paniere di titoli (azioni, obbligazioni, materie prime) senza doverli acquistare uno per uno. Questa è la stessa cosa che avviene con i normali fondi comuni. Ma nel caso degli ETF c’è una differenza.
Come funzionano gli ETF
Gli indici di borsa
Prima di vedere nel dettaglio gli ETF, dobbiamo parlare degli indici di borsa. Gli indici di borsa rispecchiano l’andamento del valore di un insieme di titoli azionari (ad esempio, l’indice S&P 500 rappresenta le 500 aziende più grandi degli USA).
La gestione attiva dei fondi di investimento
Normalmente, i fondi comuni di investimento hanno una gestione attiva. In altre parole, ci sono degli esperti che monitorano il mercato e acquistano e vendono i titoli con l’obiettivo di ottenere il miglior rendimento per il loro fondo. Come gli ETF, anche i fondi gestiti attivamente hanno come riferimento un indice, ma l’obiettivo dei gestori in questo caso è fare meglio dell’indice, e non replicarlo. Questa gestione spesso ha un costo che viene pagato da chi investe nel fondo.
La gestione passiva dei fondi di investimento
Invece, gli ETF sono a tutti gli effetti dei fondi, ma la loro gestione è prettamente passiva. Nella gestione passiva, non ci sono esperti che modificano i titoli presenti nel portafoglio, poiché l’obiettivo è la replica dell’andamento dell’indice.
Quindi, un ETF sull’S&P 500 ti espone alle 500 aziende più grandi degli Stati Uniti. Uno che replica l’indice FTSE MIB seguirà l’andamento delle 40 società più importanti della Borsa di Milano.
ETF, un po’ di storia
Gli ETF nascono negli Stati Uniti nei primi anni ’90, come alternativa semplice e a basso costo ai fondi comuni. In Italia arrivano nel 2002, e da allora il loro successo è in costante crescita. Oggi, solo sulla Borsa Italiana sono quotati oltre 500 ETF.
Perché investire in ETF?
Gli ETF sono apprezzati per diversi motivi:
- Semplicità: si comprano e si vendono come azioni, anche con piccoli importi.
- Diversificazione: con un solo ETF puoi investire in decine o centinaia di titoli.
- Trasparenza: sai sempre cosa c’è dentro e come sta andando.
- Costi contenuti: la gestione passiva permette di abbassare le commissioni.
Come si guadagna con gli ETF?
Il rendimento di un ETF dipende dall’indice che replica. Se l’indice cresce, anche il valore dell’ETF aumenta. Alcuni ETF distribuiscono dividendi, altri li reinvestono automaticamente. Attenzione però: come ogni investimento, anche gli ETF comportano dei rischi. Se l’indice scende, il valore dell’ETF cala. Per questo è importante diversificare e scegliere ETF coerenti con i propri obiettivi.
Quali sono i rischi di un ETF?
Gli ETF seguono il mercato. Quindi, se il mercato è volatile, lo sarà anche il tuo ETF.
Esistono ETF più rischiosi, come quelli a leva – che restituiscono un multiplo dei guadagni o delle perdite dell’indice di riferimento - o short – che si muovono in verso opposto all’indice di riferimento. Questi ultimi, sono degli strumenti chiaramente più rischiosi rispetto agli ETF semplici, che richiedono un’esperienza maggiore da parte di chi vuole investire.
Come investire in ETF?
Puoi acquistare ETF tramite la tua banca o una piattaforma di trading online. Basta avere un conto titoli e scegliere l’ETF che ti interessa.
Come sono tassati gli ETF
Gli ETF sono soggetti a tassazione. In Italia, i guadagni ottenuti dalla vendita di ETF vengono tassati come redditi da capitale, con un’aliquota del 26%. Questo vale sia per i profitti generati dalla crescita del valore dell’ETF, sia per eventuali dividendi distribuiti.
Disclaimer
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