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Buoni propositi: come darti degli obiettivi che rispetterai

Che sia gennaio o settembre, alla conclusione di un anno sono tante le persone che tracciano un bilancio si danno degli obiettivi per quello a venire. Talvolta con un po’ di ansia da rientro, si torna alla routine con la voglia di cambiare qualcosa: iniziare un hobby, rimettersi in forma, risparmiare di più, cambiare lavoro. Ma tra il dire e il fare, spesso ci sono di mezzo ottobre o febbraio. Perché i buoni propositi, se non ben strutturati, svaniscono in fretta.

In questo articolo ti spieghiamo come fissare obiettivi realistici, come mantenerli nel tempo e come sfruttare l’energia del rientro per costruire abitudini che durano, senza aumentare il carico mentale trasformando le giornate in una lunga lista di voci da spuntare.

1. Quanto tempo serve per creare una nuova abitudine?

Secondo una diffusa teoria, servono in media 21 giorni per formare una nuova abitudine e circa due o tre mesi per trasformarla in un comportamento automatico. A mettere nero su bianco questi numeri sono stati negli anni Sessanta il chirurgo Maxwell Maltz e nel 2012 la psicologa Philippa Lally. Il periodo esatto varia da persona a persona, ma il concetto alla base vale per tutti: Non basta “iniziare bene”, serve costanza, anche quando l’entusiasmo iniziale cala.

Il trucco? Non puntare tutto sull’autodisciplina. Costruisci routine semplici, che si incastrano nella tua giornata senza stravolgerla. E dai tempo al tempo.

2. Mantenere i buoni propositi: pochi, ma buoni (e misurabili)

Meglio 3 obiettivi chiari che 10 vaghi. Scegli traguardi che puoi misurare: “risparmiare 100 euro al mese” è più efficace di “risparmiare di più”. “Fare 10 trazioni entro novembre” funziona meglio di “andare in palestra”.

Scrivili, mettili nero su bianco. E se vuoi fare un passo in più, rendili pubblici: raccontarli a qualcuno crea un senso di responsabilità che ti aiuta a non mollare.

3. Scomponi i propositi e datti scadenze intermedie

Un obiettivo grande può spaventare. Ma se lo dividi in tappe, diventa gestibile. Vuoi cambiare lavoro? Inizia aggiornando il CV. Poi cerca 3 offerte a settimana che ti interessano davvero. Poi candidati. Ogni passo è un piccolo successo che ti avvicina al traguardo. Vuoi imparare a correre mezza maratona? Inizia un chilometro alla volta, e aggiungine uno ogni settimana. In pochi mesi taglierai il traguardo di quella corsa che ti sembrava impossibile.

Le scadenze intermedie ti aiutano a restare motivato e a vedere progressi concreti.

4. Stabilisci confini chiari

Un obiettivo non è solo una meta, è anche una scelta di priorità. Vuoi dedicarti a un nuovo progetto? Allora forse dovrai dire qualche “no” in più. Vuoi risparmiare? Forse dovrai rinunciare a qualche spesa impulsiva. Se vuoi smettere di fumare, è meglio darsi un numero massimo di sigarette a settimana (ancora meglio se questo numero è zero), anziché dire: “Fumo solo in compagnia”, rischiando di finire un pacchetto in una sera.

Stabilire confini ti aiuta a proteggere il tuo tempo, la tua energia e il tuo budget.

5. Scegli obiettivi che vuoi davvero raggiungere

Come spiega il Post, non basta dire “voglio andare in palestra”. Chiediti: perché? Per migliorare la forma fisica? Per scaricare lo stress? Per smettere di mangiarti le unghie? Capire la motivazione profonda ti aiuta a restare connesso al tuo obiettivo, anche quando la voglia cala. Sfrutta l’entusiasmo del momento, ma non fermarti lì: trasformalo in intenzione consapevole che ti guidi nel raggiungimento di obiettivi che contano davvero per te, non per la società o chi cerca di convincerti.

Conclusione

Che sia settembre, gennaio o un altro momento, se vuoi puoi sempre ripartire, cambiare, fare quello che vuoi. Ma per farlo davvero, serve un piano e serve una motivazione. Scegli obiettivi che ti motivano, rendili concreti, dividili in tappe e dai loro il tempo di crescere. Perché il cambiamento non è uno sprint: è una maratona.


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