Com’è nata l’invasione (gentile) degli gnomi di Natale e cosa ci insegna sulle mode
Forse perché sono piccoli e furtivi, in pochi anni si sono intrufolati nelle nostre case e non se ne sono più andati. Appena qualche anno fa, si poteva passare l’intero periodo delle feste senza mai posare lo sguardo su uno di loro. Oggi, invece, è difficile non vederne uno ogni giorno: sotto l’albero, sulle mensole, persino nei supermercati. Ma da dove arrivano questi buffi personaggi con il cappello calato sugli occhi e il naso tondo che spunta dalla barba bianca?
Da dove arrivano gli gnomi di Natale
Gli gnomi natalizi hanno radici nel folklore scandinavo. In Norvegia e Svezia erano conosciuti come Nisse o Tomte, piccoli spiriti che proteggevano le case e le fattorie durante gli inverni rigidi. Portavano fortuna se trattati con rispetto, ma potevano diventare dispettosi se ignorati. Con il tempo, queste figure legate al solstizio d’inverno si sono fuse con le tradizioni natalizie, diventando simboli di buona sorte e allegria.
Come sono arrivati nelle nostre case
Verso la fine degli anni 2010, in Europa è scoppiata una sorta di ossessione per molti aspetti della vita nel Nord. In particolare, la tendenza diffusa nella penisola scandinava e in alcuni Paesi vicini a creare situazioni e ambienti molto accoglienti, caldi e confortevoli anche nei bui e freddi mesi invernali. Un concetto noto come hygge in danese e gezelligheid in olandese. E quali giorni più bui di quelli che precedono il Natale, a cavallo del solstizio d’inverno? Così, molti oggetti ed elementi e decorazioni natalizie del design nordico hanno acquisito grande popolarità.
Perché gli gnomi di Natale sono così popolari
La loro popolarità è esplosa definitivamente con la pandemia. Nell’inverno a cavallo tra 2020 e 2021, “quando ci sentivamo turbati e trascorrevamo del tempo lontani dai nostri cari, questi teneri personaggi hanno portato una dose di allegria che era necessaria” ha commentato all’Independent la behavioural analyst Riani Kenyon. Il mondo in lockdown, e quindi più legato ai social media, e il look instagrammabile degli gnomi hanno fatto il resto. Oggi, per molti sono diventati un must-have delle feste, simbolo di calore e fortuna.
Come funzionano le mode e perché ti spingono a comprare
Gli gnomi sono un esempio perfetto di come le mode influenzano i nostri acquisti. Prima erano quasi sconosciuti, oggi sono ovunque. Perché? Perché le tendenze creano desiderio attraverso ripetizione e visibilità: li vediamo sui social, nei negozi, nelle case degli amici, e scatta la voglia di averli anche noi. È l’effetto gregge: compriamo non perché ci servono, ma perché li vediamo dappertutto, magari anche nelle case di persone che stimiamo e di cui ci fidiamo, e li associamo a un’idea di festa perfetta. E così, tra un click e l’altro, ti ritrovi con un esercito di gnomi sul divano. Una lezione utile: le mode sono potenti, ma possiamo scegliere consapevolmente cosa vogliamo davvero avere.
In sintesi
Gli gnomi di Natale non sono solo decorazioni: raccontano una storia di tradizioni antiche e di come le mode moderne influenzano i nostri acquisti.
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