Hong Kong batte Wall Street. Cosa sta succedendo?
L’azionario cinese corre come non si vedeva da anni. Merito del maxi-pacchetto varato da governo e banca centrale tradurre in realtà l’obiettivo di crescita 2024.
Hong Kong batte Wall Street nella performance da inizio anno. E anche l’indice CSI 300 – che comprende le blue chip cinesi quotate nelle Borse di Shenzen e Shanghai – è molto vicino al sorpasso. Eppure, fino a poche settimane fa i due listini erano ben lontani dai guadagni macinati dall’S&P 500. Che succede?
Il “bazooka” del governo che dà slancio ai mercati
A spingere in alto le quotazioni, nel Paese del Dragone, è stato il “bazooka” di stimoli annunciato la settimana scorsa dal governo cinese per dare una spinta a un’economia in difficoltà. Una spinta che va ad aggiungersi a tutta una serie di interventi già messi in campo di recente dalla banca centrale, la People’s Bank of China (o PBoC).
Il maxi-stimolo – annunciato alla vigilia di un periodo di festività nazionale per i 75 anni della Repubblica Popolare Cinese – è stato accolto con grande entusiasmo dai mercati. L’indice Hang Seng, delle aziende quotate a Hong Kong, ha toccato i massimi da due anni e ha guadagnato il 33% da inizio anno: per avere un confronto, l’indice statunitense S&P 500 è in rialzo del 20% circa da gennaio a oggi.
Da parte sua, l’indice CSI 300 è balzato dell’8,5% lunedì 30 settembre, toccando i massimi dal 2008 prima di chiudere per festività. L’indice, che ha perso il 45% dal 2021 a inizio settembre, è risalito da allora di circa il 20%, entrando tecnicamente in una fase di mercato “Toro” (si dice quando prevale appunto una tendenza rialzista).
In cosa consistono queste misure di stimolo?
Dopo mesi di dati preoccupanti sullo stato di salute dell’economia cinese – il crollo dei prezzi delle case, l’incertezza che frena gli investimenti e scoraggia i consumi, gli investimenti esteri diretti in marcata decelerazione – il presidente Xi Jinping ha calato l’asso per poter raggiungere l’obiettivo di crescita del 5% fissato per il 2024.
Stando a quanto trapelato a seguito dell’ultima riunione del Politburo del Partito Comunista Cinese, il governo avrebbe intenzione di immettere una somma fino a 1.000 miliardi di yuan (più o meno 130 miliardi di euro) nel capitale delle maggiori banche di Stato, con l’obiettivo di aumentare la loro capacità di sostenere l’economia. Risorse che, stando a quanto ha riferito Bloomberg, proverrebbero principalmente dall’emissione di nuove obbligazioni sovrane speciali. Tra l’altro sarebbe la prima volta dalla crisi finanziaria globale del 2008 che Pechino rafforza il capitale delle sue banche più significative.
Quanto alle mosse della banca centrale, la People’s Bank of China ha:
- tagliato il tasso delle linee di credito a medio termine (dal 2,3% al 2%, la riduzione maggiore dal 2016);
- allentato le regole sulle riserve obbligatorie;
- annunciato forme di supporto alle imprese per il riacquisto di azioni proprie.
Di fatto, tutte misure finalizzate al sostegno del mercato azionario.
Sicuramente, come nota il Financial Times, gli investitori domestici hanno accolto con estremo favore gli interventi a sostegno dell’economia. Tuttavia – aggiunge il quotidiano – per convincere gli investitori esteri bisognerà capire se il pacchetto di misure sarà affiancato da riforme per risvegliare i consumi e allentare le pressioni deflazionistiche, i due maggiori problemi con cui oggi è alle prese il Dragone.
Cosa significa per i tuoi investimenti?
Alcuni analisti osservano che le sfide della Cina – una dinamica demografica avversa, un modello di sviluppo che va rimesso al passo con i tempi, consumi interni che vanno sostenuti e rafforzati – sono di natura strutturale e dunque difficili da risolvere con interventi di politica monetaria. Allo stesso tempo, però, l’economia potrebbe beneficiare, a tendere, della cosiddetta “Twin Transition”, ossia la transizione energetica e la digitalizzazione, due ambiti che già oggi contribuiscono in maniera significativa al PIL cinese.
Infine, le valutazioni delle azioni cinesi sono estremamente scontate rispetto a quelle dei Paesi occidentali, anche dopo il rally, il che significa che offrono margini di opportunità. Ma se per caso sei interessato ad approfondire, per capire come e se prendere esposizione su questo particolarissimo mercato, ti consigliamo, come sempre, di rivolgerti al tuo Financial Coach.