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Sostenibilità e redditività: l’abbinamento vincente

Uno studio di Kroll conferma che le società più attente alle tematiche ESG registrano anche performance azionarie migliori.

ESG: Environmental, Social, Governance. Sono i tre parametri per valutare la “sostenibilità” di un’impresa, e cioè quanto sia attenta alle questioni ambientali, sociali e di governance aziendale (come la parità di genere nei ruoli apicali). Un recente studio ci conferma che le società più sensibili a questi temi sono anche quelle che registrano le performance migliori.

 

Secondo uno studio di Kroll, azienda specializzata nella fornitura di soluzioni per la gestione del rischio e la consulenza finanziaria, le imprese che hanno le pagelle (o rating) ESG migliori realizzano rendimenti azionari superiori, in media, del 50% rispetto a quelle con rating più bassi.

 

Aziende e sostenibilità: cosa ci dice lo studio

 

Lo studio “ESG and global investor returns”, realizzato da Kroll sulla base dell’analisi di 13mila imprese, giunge alla conclusione che, a livello globale, le aziende più performanti sotto il profilo ESG tra il 2013 e il 2021 hanno registrato – sommando i dividendi all’apprezzamento delle quotazioni dei titoli – rendimenti azionari medi annui del 12,9% rispetto all’8,6% messo a segno da quelle con rating ESG più bassi.

 

In sostanza, le società considerate più sostenibili hanno fatto guadagnare il 50% in più ai loro investitori rispetto a quelle meno sensibili ai temi ambientali e sociali.

kroll

Uno sguardo alle diverse aree geografiche

 

La situazione, ovviamente, cambia a seconda dell’area geografica considerata.

 

  • Negli Stati Uniti, il Paese con il maggior numero di società valutate da Kroll, le aziende leader ESG hanno ottenuto un rendimento medio annuo del 20,3%, rispetto a un valore del 13,9% ottenuto dalle società “ritardatarie” sul fronte della sostenibilità.
  • Nel Vecchio Continente le performance sono state generalmente più contenute, ma il maggior rendimento appare comunque sostanzioso. Tra le imprese europee considerate, i rendimenti azionari medi si attestano al 10% per le aziende con i rating ESG più alti e al 7% per quelle con i rating più bassi.

 

Ma l’Europa svetta se si guarda alla classifica dell’impegno sul fronte della sostenibilità. Già, perché a dicembre 2021 quasi un terzo delle aziende europee risultava classificato come leader nei rating ESG, mentre solo il 7% registrava bassi livelli di rating. Dati che sono ancora più positivi se confrontati con quelli di altre aree geografiche.

 

Per esempio, sempre nel dicembre 2021 soltanto il 10% delle società nordamericane aveva rating ESG elevati, percentuale che scende al 6% se si considera l’Asia. Inoltre, tra le aziende asiatiche analizzate, quelle con bassi rating di sostenibilità erano pari al 38%. Fra le società nordamericane, quelle poco sostenibili erano invece il 17%.

 

Così commenta Carla Nunes, managing director e global leader della Practice Valuation Digital Services di Kroll.

“I risultati positivi ottenuti dalle società europee possono essere spiegati dall’impegno di lunga data della regione nei confronti delle tematiche ESG. Non sorprende quindi che l’Europa sia in prima linea nell’ambito della sostenibilità, e, grazie a importanti normative come il regolamento UE sulla divulgazione delle informazioni sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), che è entrata in vigore all’inizio dell’anno, e gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) da poco approvati, ci aspettiamo che questa tendenza possa proseguire”.

Si nota un boom in tutti i settori

 

Per quanto riguarda i singoli settori, a livello globale le aziende considerate leader della sostenibilità hanno sovraperformato quelle meno attente ai temi ESG in tutti i comparti analizzati, eccezion fatta per i beni di consumo di base e la sanità.

 

Questi risultati sembrano contraddire la tesi sostenuta da alcuni analisti, secondo i quali i maggiori rendimenti degli investimenti ESG sarebbero da attribuire ai titoli legati all’Information Technology, maggiormente rappresentati nel grande insieme delle imprese ESG.

 

Nel complesso, le informazioni contenute nello studio possono essere utili per avere un’idea sulle tendenze di lungo periodo. Per inquadrarle al meglio, nell’ambito di un portafoglio di investimento correttamente impostato e diversificato, puoi confrontarti con il tuo Financial Coach.

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