I Green bond piacciono sempre di più
Secondo un recente sondaggio, gli investimenti in obbligazioni “verdi” potrebbero raggiungere il traguardo dei mille miliardi di dollari in un anno entro la fine del 2022
Da un po’ di tempo ti parliamo di investimenti “green”. Intesi non solo come investimenti realizzati dalle aziende per mettersi in pari con le attuali e future esigenze di sostenibilità ambientale, ma soprattutto riferendoci a quelli che tutti noi, piccoli investitori, possiamo fare mettendo nei nostri portafogli titoli – azionari oppure obbligazionari – emessi da aziende attente alla sostenibilità.
Gli strumenti che combinano in vario modo questi titoli, a predominanza di azionario od obbligazionario e con un’attenzione globale o con un focus su una particolare area geografica e/o settore sono i fondi, di cui abbiamo parlato qui.
Oggi ci soffermiamo su un investimento “verde” specifico: quello obbligazionario.
Cosa sono i green bond
E ne parliamo perché, secondo i risultati di un recente sondaggio della Climate Bonds Initiative, gli investimenti in obbligazioni “verdi” potrebbero raggiungere il traguardo dei mille miliardi di dollari USA totalizzati in un solo anno entro la fine del quarto trimestre 2022. E sarebbe la primissima volta in assoluto.
Il sondaggio, svolto a fine ottobre, ha coinvolto i partecipanti alla Climate Bonds Annual Conference dello scorso settembre: 353 gli intervistati tra aziende, asset owner, gestori di beni e investimenti, banche di sviluppo, regolatori, fornitori di servizi di rating e verifica.
Agli intervistati è stato chiesto di indicare il trimestre tra l’ultimo del 2022 e fine 2023 nel quale – a loro avviso- le emissioni “green” a un anno (quindi rispetto allo stesso periodo dell’anno prima) raggiungeranno per la prima volta il trilione di dollari. Era consentita una sola scelta. È andata così.
Così si è espresso Sean Kidney, ceo della Climate Bonds Initiative.
“La tanto attesa pietra miliare di un trilione di dollari ora è una realtà di mercato, che sia alla fine del 2022 o nel 2023. Ma la crisi climatica incombe. Ed è ora di alzare il tiro e puntare più in alto. Il nuovo traguardo da raggiungere, per i politici e la finanza globale, deve essere quello dei 5 trilioni di dollari in investimenti ‘green’ annuali entro il 2025”.
E ha aggiunto:
“L’allocazione del capitale in energia pulita, infrastrutture resilienti, trasporti verdi, edifici e agricoltura sostenibile deve accelerare verso molti trilioni ogni anno, riverberandosi sia sulle economie sviluppate sia su quelle emergenti. Il gap di capitale climatico persiste. Cinque trilioni di dollari in investimenti verdi annuali entro il 2025 è un punto di riferimento per valutare i progressi nel rendere più verde il sistema finanziario”.
2021 già anno record per la finanza verde
Il totale degli investimenti “green” annuali – obbligazioni, prestiti e sukuk (strumenti in uso nella finanza islamica) – ha raggiunto il record di 297 miliardi di dollari nel 2020. Alla fine del terzo trimestre di quest’anno, le emissioni di obbligazioni verdi per l’anno solare si attesta a 354 miliardi di dollari, superando il record degli anni passati.
L’accelerazione della crescita del mercato ha portato a rivedere al rialzo la previsione per il 2021 a 500 miliardi di dollari: a inizio gennaio si pronosticava, per l’anno in corso, una quota tra i 400 e i 450 miliardi. A determinare la revisione è stato il ritmo al quale la crescita ha accelerato quest’anno.
Una pietra miliare verso un mondo a basse emissioni
La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio richiede un enorme spostamento di capitali, in tutti i settori, da sistemi e processi ad alta intensità di carbonio a modelli a zero emissioni nette.
A livello globale, la soglia cumulativa di un trilione di dollari è stata raggiunta a dicembre dello scorso anno – stiamo parlando appunto di somma cumulata, mentre il record del trilione di cui ti abbiamo parlato prima riguarda la variazione anno su anno – e per raggiungere questo totale ci è voluto più di un decennio dalla prima emissione obbligazionaria “green” del 2007.
La Climate Bonds Initiative ha sempre sostenuto che la pietra miliare più cruciale sarebbe stata appunto il raggiungimento del primo trilione annuale di investimenti verdi: i risultati del recente sondaggio sono importanti proprio perché rivelano come si stia rafforzando l’opinione del mercato su quando questo punto di svolta globale nella finanza verde sarà finalmente raggiunto.
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