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Euro digitale: sei pronto per la prossima fase?

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha dato il via alla fase di preparazione dell’euro digitale: cos’è e come funzionerà?

Nel mese di ottobre dalla Banca Centrale Europea è arrivata un’importante novità sull’euro digitale. Il 18 ottobre, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di passare alla fase successiva del progetto: la cosiddetta fase di preparazione.

La decisione segue il completamento della fase di indagine lanciata dall’Eurosistema nell’ottobre del 2021. Sulla base dei risultati fin qui ottenuti, dettagliati in un rapporto pubblicato sempre a ottobre, la BCE ha progettato un euro digitale accessibile ai cittadini e alle imprese attraverso una distribuzione tramite intermediari supervisionati, fra i quali le banche.

Euro digitale: di cosa stiamo parlando?

L’euro digitale è un progetto avviato dalla Banca Centrale Europea che dovrebbe essere implementato entro il 2026. Sarà una valuta digitale emessa dalla BCE, accessibile appunto a tutti i cittadini e alle aziende. Sgomberiamo subito il campo da qualunque equivoco: non si tratterà di una criptovaluta. Il suo valore, infatti, sarà chiaro e preciso, ed esattamente pari a quello dell’euro fisico.

Idealmente, tutti i negozi accetteranno pagamenti con euro digitale e tutti i cittadini potranno utilizzarlo come moneta di scambio, anche quelli che non hanno alcun conto corrente. Solo che, ovviamente, non lo terranno in un portafoglio fisico ma in un portafoglio digitale, il wallet.

Il wallet sarà fornito da banche o altri intermediari autorizzati dalla BCE. E tutti i wallet saranno collegati a una piattaforma comune gestita dalla stessa BCE, che consentirà di trasferire gli euro digitali da un wallet all’altro in tempo reale. Quindi, al contrario delle criptovalute, l’euro digitale sarà vigilato e garantito eccome da un’autorità monetaria: la Banca Centrale Europea, appunto.

L’utilizzo dell’euro digitale dovrebbe favorire una maggiore diffusione del commercio online e un’adozione più diffusa di nuove tecnologie, come la blockchain. Ma proprio per questo l’introduzione dell’innovativa soluzione digitale potrebbe anche comportare la necessità di un aggiornamento delle infrastrutture tecniche delle aziende e delle istituzioni finanziarie, per adeguarsi appunto al nuovo sistema di pagamento.

La tecnologia, però, non basterà ad assicurargli il successo: decisiva sarà la sua capacità di garantire la sicurezza dei dati personali degli utenti e la stabilità del sistema finanziario europeo.

Euro digitale: e adesso, quindi, cosa succede?

Come detto, è terminata la prima fase ed è iniziata la seconda, che ha preso il via il primo novembre 2023 e avrà una durata iniziale di due anni. Questa fase comprenderà:

  • la finalizzazione del regolamento dell’euro digitale;
  • la selezione dei fornitori che dovranno sviluppare la piattaforma e l’infrastruttura per la moneta digitale;
  • la sperimentazione finalizzata a sviluppare un euro digitale che soddisfi sia i requisiti dell’Eurosistema sia le esigenze degli utenti, in termini per esempio di esperienza utente, privacy, inclusione finanziaria e impronta ambientale.

Durante questa fase, la Banca Centrale Europea continuerà a interagire con il pubblico e con tutte le parti interessate. Dopo due anni, il Consiglio direttivo deciderà se passare alla prossima fase, per preparare la strada alla possibile futura emissione e diffusione dell’euro digitale.

Ma attenzione: la decisione finale spetta al Consiglio direttivo a valle del completamento del processo legislativo dell’Unione Europea. In ogni caso, la BCE terrà conto di eventuali modifiche al progetto che potrebbero rendersi necessarie in seguito alle deliberazioni legislative.

Così si è espressa Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea.

“Dobbiamo preparare la nostra moneta per il futuro. Immaginiamo un digital euro come una forma di denaro digitale utilizzabile gratuitamente per tutti i pagamenti digitali e con i più alti standard di privacy. Esso coesisterà insieme al denaro contante, che rimarrà sempre disponibile, senza lasciare nessuno indietro.”

Modernizzare il sistema finanziario europeo

L’introduzione dell’euro digitale vuole rappresentare un importante passo in avanti nella modernizzazione del sistema finanziario europeo. Tuttavia, saranno necessari ulteriori studi e regolamentazioni per mitigare i rischi e massimizzare i benefici per l’intera Unione Europea.

Per chi investe, oggetto di potenziale interesse può essere tutto il settore che, tecnologicamente, sarà chiamato a impegnarsi per la riuscita del progetto. Ma per capire meglio se e come è possibile trasformare un innovativo progetto in corso d’opera in una eventuale opportunità di investimento, l’unica cosa da fare è parlare con il Financial Coach di riferimento.

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Il presente articolo è stato redatto dal team del blog AdviseOnly.com e ha una finalità esclusivamente informativa. Non va quindi inteso in alcun modo come consiglio finanziario, economico o di altra natura e nessuna decisione, di investimento o di altro tipo, deve essere presa unicamente sulla base dei contenuti qui riportati. L’articolo non costituisce da parte di AdviseOnly.com un’offerta al pubblico d’acquisto o vendita di titoli e più in generale di strumenti finanziari e/o attività di sollecitazione all’investimento, ai sensi del decreto legislativo 24/02/1998, n. 58.