
BCE, il treno dei rialzi vicino al capolinea
La Banca Centrale Europea prosegue nella stretta, ma il rialzo dei tassi di metà settembre potrebbe essere l’ultimo prima della pausa.
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La Banca Centrale Europea prosegue nella stretta, ma il rialzo dei tassi di metà settembre potrebbe essere l’ultimo prima della pausa.
Dopo gli allarmi di agosto, la situazione sembra in parte rientrata, anche grazie al pacchetto di misure varato dal governo.
Luglio è stato un altro mese denso e comunque molto positivo per l’azionario. In vista dell’autunno, si aprono nuove sfide e opportunità.
Normale, piatta o invertita: le forme che la curva dei rendimenti può assumere sono diverse e monitorate molto da vicino. Vediamo perché.
Le banche centrali sono state le protagoniste assolute del mese: la Fed che si è presa una pausa e il picco dei tassi per il mercato non è lontano.
Con una BCE che prosegue nella stretta, i due indicatori sono importanti per capire se effettivamente c’è il rischio di una frenata economica.
Al momento il percorso sembra divergere, ma entro fine anno entrambe le banche centrali dovrebbero varare altre due strette.
Dopo diversi mesi di stallo, l’accordo sul tetto del debito statunitense è stato raggiunto, scongiurando il rischio di default.
Nella settimana in cui ha festeggiato il quarto di secolo, l’autorità monetaria ha anche presentato il suo rapporto annuale.
Risolto lo stallo sul tetto al debito USA che aveva agitato le Borse. Rimane da vedere cosa faranno Fed e BCE.
In aumento gli investimenti in titoli di Stato e obbligazioni bancarie, cresce l’interesse per la sostenibilità.
Il PIL dei Paesi dell’area euro si dimostra in tenuta, con l’Italia che mette a segno la seconda migliore performance.