Settori ciclici e difensivi: sai già qual è la differenza?
Alcuni settori sono più sensibili alle fasi del ciclo economico, altri meno: i primi si chiamano “ciclici”, i secondi “anticiclici” (o “difensivi”). Ecco le loro caratteristiche salienti.
La distinzione tra settori “ciclici” e “anticiclici” – questi ultimi detti anche difensivi – è fondamentale per comprendere il comportamento dei mercati finanziari in relazione al ciclo economico. Ma che cosa significa, esattamente, “ciclico”? E quando un settore si può definire “anticiclico” o “difensivo”? La risposta è strettamente collegata alla natura del ciclo economico, che si compone essenzialmente di quattro fasi ricorrenti: espansione, rallentamento, recessione, recupero.
Settori ciclici: cosa è importante sapere
Come puoi intuire dal nome, i settori ciclici sono quelli che risentono in modo più forte delle varie fasi del ciclo economico. La ragione è relativamente semplice: durante le fasi di rallentamento e ancor di più in quelle di recessione, le famiglie sottopongono a un taglio le spese che non sono di prima necessità. E aziende e pubblica amministrazione fanno la stessa cosa.
Identikit dei settori anticiclici (o difensivi)
I settori difensivi sono al contrario meno correlati con il ciclo economico e per questo tendono a risentire meno delle fasi di rallentamento o recessione.
I settori ciclici tendono ad avere un rischio di mercato maggiore e una più alta variabilità di utili e dividendi: ma ciò significa anche che, durante le fasi di crescita economica, le società che rientrano nel perimetro dei ciclici – come, per esempio, quello del lusso o l’IT – tendono a performare meglio del mercato generale. Tuttavia, quando l’economia rallenta o entra in recessione, sono proprio quelli i settori che possono risentirne di più.
I settori difensivi, invece, si associano generalmente a un rischio inferiore e a risultati più stabili nel tempo, risultando più attraenti durante le fasi di rallentamento.
Ciclici o difensivi: quali preferire?
Ovviamente, non è mai tutto o completamente bianco o completamente nero: anche i difensivi risentono degli effetti del ciclo economico, per quanto in maniera più lieve. Non solo: all’interno della medesima categoria, le differenze possono essere significative.
Investire nei ciclici e nei difensivi
Quindi, come dicevamo: mettere a fuoco la corretta distinzione tra settori ciclici e anticiclici (o difensivi che dir si voglia) è cruciale per una strategia di investimento efficace, ma altrettanto importante è considerare tutte le sfumature e le eventuali eccezioni. Come sempre, farlo può essere più semplice, se ti affidi alla guida di un Financial Coach.