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Sai cos’è e cosa fa una società depositaria?

Il depositario rende possibile la separazione fra chi gestisce il portafoglio e i risparmiatori, che detengono la proprietà del denaro investito

Hai presente cos’è un fondo comune d’investimento? Ne abbiamo parlato altre volte: immaginalo come il salvadanaio della tua infanzia. Solo che questo particolare salvadanaio non raccoglie i risparmi di una sola persona, ma di tante persone diverse.

Un fondo, tanti risparmiatori: alla scoperta degli OICR

Si forma così un “tesoretto”, un patrimonio la cui gestione avrà come scopo non solo il mantenimento ma, possibilmente, anche l’incremento del suo valore nel tempo e sarà affidata a una SGR, vale a dire una Società di Gestione del Risparmio.

La SGR investirà il “tesoretto” in una serie di prodotti finanziari: azioni, obbligazioni, altri fondi e via dicendo. I soldi che i risparmiatori investono nei fondi sottoscrivendone le quote vengono infatti distribuiti fra diverse forme di investimento, cosa che aiuta a diversificare e, nel complesso, ridurre i rischi ai quali ci si espone.

Sui fondi comuni c’è poi da dire che rientrano nella categoria degli OICR, Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, i quali rendono possibile ai piccoli investitori l’accesso a una serie di strumenti finanziari o altre attività. E qui, una brevissima parentesi tecnica.

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Ogni OICR, sia esso fondo o società, è costituito e gestito da una SGR. E fin qui, tutto ok. Ma ti sei mai chiesto dov’è che vengono custoditi i soldi con cui compri le quote di un fondo o le azioni di una SICAV o SICAF?

Abbiamo detto prima che un fondo è un po’ come un salvadanaio. La Società di Gestione del Risparmio ha per caso nelle sue segrete un caveau dove custodisce un mega-salvadanaio con dentro tutti i soldi dei risparmiatori che hanno comprato quote dei suoi fondi o azioni delle sue società d’investimento? Ecco, no: l’immagine è sicuramente molto suggestiva, ma non è così che funziona.

La normativa ha molto a cuore la tutela degli investitori e dei loro denari: per questo prevede una serie di passaggi, garanzie e controlli incrociati per la protezione del risparmio. Nel caso della gestione di fondi comuni, quindi, è prevista la presenza di un terzo soggetto, che assume il ruolo di depositario.

Depositario: sai cos’è e cosa fa? Te lo spieghiamo in breve

Facciamo un esempio. Alfredo ha sottoscritto le quote del fondo tematico proposto e gestito dalla – nome assolutamente di fantasia – Pianeta Terra SGR. La Pianeta Terra SGR, però, non si tiene in casa i soldi di Alfredo, ma li dà in custodia al depositario.

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Quindi facciamo finta – sempre seguendo il filo del nostro esempio – che la Pianeta Terra SGR affidi i soldi di Alfredo in custodia a Banca Depositaria SpA. A quel punto, Banca Depositaria SpA li detiene e li custodisce, così come detiene e custodisce i soldi di chiunque compri una o più quote di un OICR.

Può sembrare un dettaglio, ma in realtà è un passaggio molto importante: in questo modo, rende possibile la separazione fra chi gestisce il portafoglio, vale a dire la Pianeta Terra SGR (o qualunque altra SGR), e chi invece ne ha la proprietà, ovvero Alfredo (e i risparmiatori in generale).

In estrema sintesi, possiamo dire che i soldi restano di proprietà del cliente, vengono gestiti dalla SGR ma sono custoditi dal depositario.

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Insomma, quel che dobbiamo tenere a mente è che il depositario è uno snodo importante nel meccanismo dei controlli. Anche perché, da soggetto terzo – e quindi indipendente – valorizza il portafoglio dell’OICR calcolandone precisamente e correttamente le quote. Può sembrare una cosa banale, ma in realtà è assolutamente fondamentale.

Proprio il fatto che ci sia qualcuno che sappia valutare il portafoglio correttamente evita che si creino situazioni spiacevoli di qualunque genere.

Chi è che autorizza il soggetto depositario?

È la Banca d’Italia ad autorizzare l’esercizio delle funzioni di depositario e a disciplinare, sentita la Consob, le condizioni per l’assunzione dell’incarico.

Come stabilisce il Testo Unico della Finanza, gli amministratori e i sindaci del depositario sono chiamati a riferire "senza ritardo alla Banca d’Italia e alla Consob, ciascuna per le proprie competenze, sulle irregolarità riscontrate nell'amministrazione del gestore e nella gestione degli OICR" e a fornire, su richiesta della Banca d’Italia e della Consob, “informazioni su atti o fatti di cui sono venuti a conoscenza nell’esercizio delle funzioni di depositario”.

Per finire, c’è anche da dire che chi svolge il ruolo di depositario “è responsabile nei confronti del gestore e dei partecipanti all’OICR di ogni pregiudizio da essi subito in conseguenza dell'inadempimento dei propri obblighi”. Per dire quanto è importante, per la normativa, la tutela del risparmio di ogni italiano.

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