Investire per il futuro: alla scoperta dei fondi pensione
I fondi pensione rientrano nel perimetro dei due pilastri previdenziali della pensione complementare collettiva e della pensione individuale integrativa. Ecco cosa c’è da sapere.
Il dibattito sul sistema pensionistico in Italia è aperto da tempo. Soprattutto in riferimento alla sua (in)sostenibilità: la previdenza pubblica rischia infatti di non essere in grado di garantire ai pensionati di domani un’entrata sufficiente a mantenere il tenore di vita raggiunto in età lavorativa. Per questo già da tempo la responsabilità della pensione ha iniziato a spostarsi dallo Stato al singolo individuo. Paura, eh? Tranquillo, non serve. E non è neanche troppo giustificata.
Esiste infatti tutto un set di strumenti che può consentirti di iniziare da subito ad accantonare le risorse che ti saranno utili a mantenere lo stile di vita al quale sei abituato anche negli anni della pensione. Andiamo a scoprirli insieme. Ma, prima ancora, concediamoci una breve parentesi per capire com’è strutturato oggi il sistema pensionistico italiano.
Pubblico e non: un sistema a tre pilastri
Mai sentito parlare dei tre pilastri pensionistici? Se la risposta è no, sei in buona compagnia: la quasi totalità degli italiani conosce infatti principalmente – per non dire “esclusivamente” – i servizi previdenziali erogati dall’ente di riferimento (l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale o le casse delle varie categorie professionali), al quale il versamento dei contributi è obbligatorio per legge. Oltre a questo, però, ci sono altri due pilastri.
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Vediamo ora di scoprire di più sul secondo e sul terzo pilastro.
Fondi pensione: conosci quelli chiusi o negoziali?
La previdenza complementare collettiva è pensata per i lavoratori dipendenti o autonomi appartenenti alla stessa categoria (metalmeccanici, medici, insegnanti, eccetera) o ai dipendenti di una stessa società, e si basa su un sistema ad adesione collettiva. Questo tipo di previdenza coincide di fatto con i cosiddetti fondi pensione chiusi o negoziali.
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Il fondo chiuso o negoziale viene istituito nell’ambito della negoziazione tra le aziende e i lavoratori di una determinata categoria, per iniziativa di una categoria di professionisti o a valle di un accordo tra l’azienda e i dipendenti. In ogni caso, è gestito da un investitore professionale esterno, come una banca o una compagnia di assicurazione.
Poi ci sono i fondi pensione aperti (e non solo)
Possiamo dire che al terzo pilastro appartiene qualunque modalità di investimento del risparmio che venga avviata su iniziativa personale e per costruire una futura rendita integrativa, a prescindere dalla situazione lavorativa in cui si è al momento dell’avvio dell‘accantonamento. Ma due sono gli strumenti principali attraverso i quali la previdenza integrativa si realizza: i fondi pensione aperti e i Piani Individuali Pensionistici (PIP).
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Tassazione agevolata per la previdenza complementare
Da segnalare, infine, che al risparmio previdenziale lo Stato riconosce una serie di agevolazioni fiscali.
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Quale strumento può fare di più al caso tuo?
Ciò detto, quale strumento può funzionare meglio nel tuo caso? Rispondere in questa sede non è possibile: sarebbe come pretendere di dirti quale dieta seguire senza conoscere il tuo stile di vita, i tuoi parametri di peso e altezza, la tua età, i tuoi esami del sangue e via dicendo. Non ti renderemmo di certo un buon servizio. L’unica persona che può aiutarti a trovare una risposta è il tuo consulente finanziario, dopo attento esame dei tuoi parametri finanziari e patrimoniali, dei tuoi obiettivi e del tuo profilo.