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Cambio valuta, quanto mi costi! Gli italiani amano viaggiare lontano, ma le commissioni sul cambio valuta limitano la libertà di godersi l’esperienza.

C’è chi porta a casa ricordini e chi invece ricorda con amarezza le spese extra del cambio valuta.

Le commissioni incidono sui viaggi degli italiani in Paesi Extra UE, che pur di tenerle basse rinunciano alle esperienze che vorrebbero fare e nel 44% dei casi evitano di pagare con carte di credito o debito. Emerge dalla ricerca ING People Insight Lab, realizzata in collaborazione con YouGov.

In sintesi

  • Il 54% degli italiani viaggia fuori dall'area euro. Tra i giovani, sono il 65%.
  • L'87% degli italiani che viaggiano Extra UE prova fastidio per le commissioni sui prelievi e pagamenti in valuta estera, con il 44% che ha evitato di pagare con carta all'estero per questo motivo.
  • Il 69% si sentirebbe più libero di spendere se sapesse di ricevere un rimborso sulle commissioni su prelievi e pagamenti.
  • Il 14% degli italiani che si dirigono verso Paesi con valuta diversa dall’euro si è pentito di essersi privato di un’esperienza per via dei costi. Tra le donne lo ha fatto il 19%.
  • Il 45% degli under 35 viaggia in Paesi Extra UE con un budget inferiore a 800 euro per una settimana fuori dall'area euro, mentre il 40% degli italiani spende tra 800 e 1.500 euro.

E’ quanto emerge dalla ricerca dell’ING People Insights Lab “Spese in Viaggio”, condotta da YouGov per ING Italia - branch italiana del colosso bancario olandese ING presente con oltre 40 milioni di clienti in 100 Paesi in tutto il mondo - su un campione di 1018 persone rappresentativo della popolazione nazionale di cui ha indagato abitudini di viaggio e di spesa in viaggio degli italiani.

 

Viaggio come libertà, come momento di stacco, relax e svago per ricaricare le pile, per conoscere nuove culture oppure per vivere un’avventura diversa dal solito. Qualunque sia il motivo per partire, non c’è dubbio: gli italiani amano viaggiare all’estero, e molti di loro vanno spesso in Paesi con valuta diversa dall’euro. In particolare, 3 italiani su 4 fanno viaggi di piacere all’estero almeno ogni tanto, e quattro su 10 lo fanno almeno una volta all’anno. Oltre metà (54%) viaggia fuori dall’area euro. C’è chi lo fa ogni tanto (37%) mentre circa due su 10 lo fanno una o più volte all’anno. A viaggiare di più sono i giovani, con il 65% che ogni tanto varca i confini della moneta unica. C’è anche un nutrito gruppo (41%) che non va mai fuori dall’area euro.

Tra 800 e 1.500 euro il budget in media per una settimana (voli esclusi)

Finora si è trattato di percentuali, ma qual è il budget degli italiani per un viaggio di una settimana in un Paese fuori dall’area euro? Il 40% tra 800€ e 1.500€, il 14% spende oltre 1.500€, mentre il 33% spende meno di 800€. Tra gli under 35 questo dato sale al 45%.

Il cash non va per la maggiore, anche se solo 1 giovane su 4 usa la carte di credito all’estero

La carta di credito (37%) e la carta di debito (25%) sono i metodi di pagamento preferiti dai viaggiatori italiani all'estero. Ad amare la prima sono soprattutto gli over 55, con ben il 45% di questa fascia anagrafica a utilizzarla. Tra le generazioni più giovani, appena un quarto dei viaggiatori la usa. Solo una minoranza utilizza contanti prelevati o cambiati prima della partenza (13%) o in loco (11%), mentre le app di pagamento come Apple Pay e Google Pay sono scelte dal 10% dei viaggiatori. Tra chi non esce dall’area euro, l’uso del contante sale al 20%.

Italiani preoccupati dalle commissioni sul cambio valuta quando si vaggia Extra UE: 7 su 10 si sentirebbe più libero se avesse un rimborso

Metà dei viaggiatori si definisce attenta al budget, mentre una minoranza del 12% non si pone limiti di spesa e si concede tutto quello che desidera. Il 74% afferma di controllare le spese ma di volersi godere tutto. Quando esce dall’area euro, l’87% degli italiani (il 46% molto, il 42% abbastanza) prova fastidio per le commissioni su prelievi e pagamenti in valuta estera. Inoltre, il 44% di essia evitato di usare la propria carta bancaria in Paesi con valuta diversa dall’euro per non pagare commissioni. Il 69% si sentirebbe più libero di farlo se sapesse di ricevere un rimborso su di esse. I viaggiatori sono consapevoli dei costi extra, tanto che oltre l’80% controlla quelle su prelievi e pagamenti prima o durante il viaggio in zone fuori dall’euro.

La maggior parte degli italiani si limita in viaggio per paura delle commissioni

La maggioranza dei viaggiatori si sente limitata dalle spese extra che la differenza di valuta comporta. In particolare, il 60% afferma di sentirsi frenato dalle commissioni, e il 5% si sente del tutto bloccato. Il 29% invece non ci pensa, e una volta che si lascia alle spalle la fusoliera dell’aereo vive il momento senza pensare ai costi.

Ma c’è chi poi si pente (soprattutto le donne)

Talvolta, la paura di spendere porta i viaggiatori a privarsi di esperienze da sogno. Infatti, il 14% si pente di non aver fatto qualcosa che desiderava per timore dei costi. Questa media nasconde un divario di genere notevole. Tra le donne la percentuale sale al 19%, tra gli uomini appena il 9%. Tra coloro che hanno rinunciato a esperienze per limitare i costi, il 54% cerca di non pensarci.

Organizzazione in viaggio: prevalgono gli organizzati

Come in tutti i gruppi di viaggiatori che si rispettino, ci sono due schieramenti ben definiti: chi organizza e chi vive alla giornata. Infatti, il 44% degli italiani si definisce organizzato e previdente – e pianifica in anticipo viaggio e itinerario -, mentre il 24% si dice flessibile e spontaneo, si lascia trasportare dal momento e vive l’esperienza di viaggio senza troppi programmi.

Shopping in viaggio: vince l’artigianato locale

Quasi tutti i viaggiatori italiani dedicano del tempo allo shopping durante i loro viaggi all'estero, anche se la maggior parte non vuole dedicare molto tempo agli acquisti. I souvenir e l'artigianato locale, insieme ai prodotti enogastronomici tipici, sono gli acquisti preferiti. Solo una minoranza non ama portare a casa un ricordo dai propri viaggi, mentre la maggior parte acquista un oggetto simbolico, soprattutto tra le donne. Nel complesso, il 47% degli intervistati che viaggiano all’estero porta sempre a casa un souvenir fisico, mentre il 45% lo fa qualche volta.